Il consiglio di amministrazione risponde in materia di sicurezza sul lavoro

Pubblicato il 21 maggio 2013 La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21628 depositata il 20 maggio 2013, evidenzia come – al verificarsi di un incidente nell'ambito lavorativo, mortale nel caso di specie - la responsabilità ricade su tutto il consiglio di amministrazione. Nello specifico, per imprese gestite da società di capitali gli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro posti a capo del datore di lavoro gravano indistintamente su tutti i componenti il consiglio di amministrazione, appartenendo la rappresentanza della società all'intero consiglio e non al singolo presidente.

Eccezione si verifica qualora sia assegnata ad un singolo consigliere delega per l'adozione e il controllo delle misure di sicurezza. Il consiglio di amministrazione, in questo caso, è esonerato dalla responsabilità di funzioni, di cui risponde il delegato, avendo il solo compito di controllo della gestione in materia di sicurezza.

Resta comunque responsabile il consiglio di amministrazione anche qualora si sia provveduto alla nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, ricadendo comunque in capo al datore di lavoro la responsabilità penale in materia di sicurezza.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi Inpgi, le prossime scadenze da ricordare

23/06/2025

Accesso abusivo alle e-mail dei dipendenti: amministratore IT condannato

23/06/2025

Revoca dall'uso aziendale di non assorbire il superminimo: quando è legittima

23/06/2025

Il periodo di prova

23/06/2025

Dimissioni per fatti concludenti

23/06/2025

Dl Omnibus 2025: Sugar Tax rinviata e IVA ridotta per l’arte

23/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy