Il danno biologico va personalizzato. No a una somma uguale per tutti i componenti della famiglia

Pubblicato il 19 aprile 2013 Con la sentenza 9231 depositata il 17 aprile 2013, la Cassazione ha accolto il ricorso presentato da una donna e dai suoi figli contro la decisione con cui i giudici di merito, nel liquidare loro il risarcimento dei danni conseguenti alla morte del, rispettivamente, marito e padre rimasto vittima di un sinistro, avevano quantificato una somma uguale per tutti i membri della famiglia senza operare alcuna personalizzazione.

Secondo la Suprema corte, in particolare, l’organo giudicante nel merito aveva omesso di rappresentare, con riferimento al danno subito dalla moglie, l'incidenza dell'improvvisa e definitiva interruzione del rapporto familiare sia sotto l'aspetto del dolore emotivo, sia sotto quello della definitiva perdita dell'apporto dell'altro genitore nella cura e nella formazione morale e sociale dei figli, e, con riferimento a questi ultimi, l'incidenza di tali aspetti su di loro, “per tutta la vita che sarebbe rimasta al padre, secondo l'aspettativa media, se non fosse stata tragicamente stroncata”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Concordato preventivo, si attende il software. Nuovo calendario?

13/06/2024

Irregolarità dichiarazione IVA 2024, in arrivo le lettere di compliance

13/06/2024

Licenziamento: immediatezza della contestazione intesa in senso relativo

13/06/2024

Ape sociale e risoluzione consensuale per rifiuto di trasferimento

13/06/2024

Ferie arretrate 2022: cosa fare entro il 30 giugno 2024

13/06/2024

Ricostruzione post calamità: contributo per beni mobili

13/06/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy