Il diritto all'assegnazione della casa coniugale viene meno se i figli si trasferiscono

Pubblicato il 10 maggio 2010
Con sentenza depositata lo scorso 28 aprile, la n. 10122, la Cassazione ha nuovamente ribadito che la presenza di figli minori ancora economicamente non autosufficienti costituisce presupposto indefettibile per l'assegnazione della casa coniugale al coniuge non titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale.

La Suprema corte ha quindi respinto il ricorso presentato da una donna avverso la decisione con cui i giudici di merito avevano revocato la disposizione di assegnazione della casa coniugale - attribuitale in sede di divorzio in quanto affidataria del figlio - in conseguenza del fatto che il figlio, ormai maggiorenne ed economicamente indipendente, si era trasferito in un'altra città. Alla donna, tuttavia, è stata riconosciuto la possibilità di vedersi rideterminare l'assegno divorzile in quanto l'assegnazione, nella specie, era stata disposta anche ad integrazione dell'assegno di mantenimento.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Dogane, adeguamento tracciati delle dichiarazioni di importazione

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Riscossione contributi Cassa Forense: le Sezioni Unite sulle riforme 2012-2014

12/12/2025

Il contributo unificato da 43 euro per fare causa arriva alla Consulta

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Sistemazioni idraulico-forestali. Rinnovo Ccnl

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy