Il fallito rimane soggetto passivo del rapporto tributario e firma il pvc

Pubblicato il 22 dicembre 2010 La Cassazione, con l'ordinanza n. 25947 del 21 dicembre 2010, nell’accogliere il ricorso del Fisco ha dichiarato legittimo l’avviso di accertamento emesso dall’agenzia delle Entrate in base ad un pvc della GdF sottoscritto non dal curatore ma dal fallito.

La Corte, nelle motivazioni, afferma che nello svolgimento dell'attività accertativa di natura amministrativa della GdF e degli uffici finanziari “il fallito, malgrado la declaratoria di fallimento, non viene affatto privato della sua veste di soggetto passivo del rapporto tributario, sicché deve escludersi la ritenuta nullità del processo verbale”. Si specifica, inoltre, che tale attività accertativa assume rilevanza limitata, poiché soltanto attraverso l'atto di accertamento l'Amministrazione contesta al contribuente gli addebiti, discostandosi alle volte dall'avviso dei funzionari verbalizzanti.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Iscrizione e variazione azienda per le unità da diporto: chiarimenti Inps

22/12/2025

Permessi retribuiti per malati oncologici: cosa cambia dal 1° gennaio

22/12/2025

Pensionati all’estero: accertamento dell’esistenza in vita 2026

22/12/2025

Legge Concorrenza 2025 in Gazzetta: cosa cambia per le società tra professionisti

22/12/2025

Donne vittime di violenza: assunzioni agevolate entro il 2026

22/12/2025

Pensioni Inps 2026: rivalutazione, trattamento minimo, limiti di reddito

22/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy