Il Fisco si avvicina ai contribuenti: la delega fiscale è legge

Pubblicato il 28 febbraio 2014 Dopo un iter parlamentare piuttosto difficile e quasi due anni di lavoro, la delega fiscale è divenuta legge con l’approvazione definitiva della Camera nella seduta del 27 febbraio 2014.

La terza lettura di Montecitorio non ha apportato modifiche al testo licenziato circa due settimane fa dal Senato. Tutti gli ultimi emendamenti presentati sono stati respinti prima in Commissione finanze e, poi, in Aula: con 309 voti favorevoli, nessun contrario e 99 astenuti c’è stato così il via libera definitivo.

Il lavoro passa ora nelle mani del Governo, che dovrà cercare di rispettare l’impegno preso in merito all'emanazione dei decreti legislativi.

Nel testo della delega alcuni capitoli fondamentali, come quello della riforma del Catasto e dell'abuso di diritto, quello sull’adozione di misure per il contrasto all’evasione fiscale, la revisione del sistema sanzionatorio e del contenzioso e non meno importante quello sulla semplificazione fiscale.

L’obiettivo, come espresso esplicitamente dal presidente della Commissione finanze di Montecitorio, è quello di “instaurare un sistema fiscale che sia quanto più possibile a favore dei contribuenti”.

Il testo della delega fiscale, così come appare oggi, è il frutto di un lavoro improntato alla collaborazione reciproca e alla comunione di intenti che ha come fine ultimo la revisione straordinaria del sistema fiscale del Paese, nella speranza di migliorare i rapporti tra contribuenti e fisco.

La riforma del catasto ha una posizione centrale nei lavori: per la determinazione del valore e della categoria catastale non ci si baserà più sul numero dei vani, ma sui metri quadrati. Per la rendita finale si applicherà poi una formula matematica che terrà conto di più fattori, dal valore di mercato dell’immobile alla sua posizione. La vera e propria rivalutazione degli immobili, il più vicino possibile alla realtà, richiederà comunque tempo: si stima non prima dei 5 anni.

Altrettanto atteso il capitolo riguardante l’adeguamento delle norma antielusive, che dovranno essere unificate al principio generale dell’abuso di diritto per evitare un uso distorto degli strumenti giuridici al solo fine di ottenere un indebito risparmio d’imposta. Sull’Amministrazione finanziaria ricadrà l’onere di provare l’uso errato e l’alterazione degli strumenti giuridici per evidenti fini di manipolazione.

Inoltre, alla delega anche il compito di sostenere il progetto di alleggerimento del carico fiscale, compreso il cuneo, a cui il nuovo Governo sta già lavorando. Centrale, quindi, la lotta all’evasione fiscale grazie anche a misure come la tracciabilità dei pagamenti e l’incrocio delle banche dati.
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