Il giudice penale non può sindacare sulla dichiarazione di fallimento

Pubblicato il 09 settembre 2009
Con sentenza n. 32178 depositata l'8 agosto 2009, la Cassazione ha confermato una condanna per bancarotta patrimoniale impartita nei confronti di una S.r.l.; quest'ultima aveva presentato ricorso sostenendo che, se le fossero state applicate le nuove norme del diritto fallimentare, non sarebbe stata dichiarata fallita. Secondo la Suprema Corte, tuttavia, non è sindacabile, da parte del giudice penale, la dichiarazione di fallimento emessa sulla base del superamento delle soglie di fallibilità da parte dell'imprenditore. Nel caso di specie, cioè, non è ammissibile un'applicazione retroattiva delle nuove norme più favorevoli.
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