Il lavoro domestico cambia volto

Pubblicato il 19 febbraio 2007

Il prossimo 1° marzo entrerà in vigore il nuovo contratto collettivo dei collaboratori domestici. I datori di lavoro (solitamente famiglie) avranno così a disposizione una più ampia rosa di figure professionali in cui scegliere quella che più si adatta alle loro esigenze familiari. Inoltre, potranno assumere anche a part-time (fino a 30 ore settimanali) o avvalersi di due lavoratori su un unico posto di lavoro. L’assunzione di un lavoratore domestico avviene in maniera diretta da parte del datore di lavoro, ma anche essi saranno tenuti a effettuare la comunicazione di assunzione anticipata di un giorno, rispetto a quello di effettiva instaurazione del rapporto di lavoro. Per loro, inoltre, resta dovuta la denuncia all’Inail (la dna) nelle 24 ore successive all’assunzione, nonchè la denuncia all’Inps a cadenza trimestrale. Per il calcolo dei contributi da versare all’Ente previdenziale si deve fare riferimento alla retribuzione oraria concordata, alla tredicesima mensilità calcolata in misura oraria e al valore convenzionale del vitto e dell’alloggio.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Legge di Bilancio 2026: lavoro, salari e contrattazione collettiva

20/10/2025

Aziende con più attività: va applicato il CCNL più coerente per ogni settore

20/10/2025

Rottamazione quinquies nella Legge di Bilancio 2026: ecco come funziona

20/10/2025

Legge di Bilancio 2026: taglio IRPEF e superammortamento per imprese

20/10/2025

Operare nel cassetto fiscale altrui senza titolo è reato

20/10/2025

Contrassegno assicurativo: stop alle multe dopo la dematerializzazione

20/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy