Il libro unico riscrive le sanzioni

Pubblicato il 12 luglio 2008 Nuove e diverse sanzioni, a seguito della “semplificazione” dei documenti di lavoro e dell’istituizione del libro unico (dl 112/2008 e dm Lavoro in attesa di pubblicazione in “Gazzetta”), colpiscono i datori che registrano i lavoratori in modo irregolare. L’illecito – che comporta il pagamento di sanzioni allegerite negli importi (da 4mila-12mila euro si passa a 500-2.500 euro) si verifica quando il datore è sprovvisto del libro o lo ha messo in uso contravvenendo ad uno dei sistemi indicati nel dm Lavoro che sta per essere pubblicato. E’ applicabile la diffida (il datore che ottemperi pagherà la sanzione minima), ma ai soli casi di omissione. Non sono puniti gli errori materiali. Le omesse od infedeli registrazioni che comportano un disvalore ai fini retributivi (fiscali o previdenziali), al contrario, sì. La sanzione viene distinta in ragione del numero di lavoratori interessati: fino a dieci, l’importo va da 150 a 1.500 euro; oltre, da 500 a 3mila euro.
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