Il liquidatore si autopaga? E' appropriazione indebita

Pubblicato il 12 febbraio 2009

La Cassazione, con la sentenza n. 6080 di ieri, ha confermato la condanna per appropriazione indebita impartita dai giudici di merito nei confronti di un commercialista, liquidatore di una spa, che si era “autoliquidato” più di 61 mila euro per l'attività prestata. Mentre il commercialista sosteneva che il compenso andava liquidato per esigenze di bilancio con la chiusura annuale dell'esercizio, i giudici di legittimità hanno giudicato come ingiusto il profitto posto in essere dallo stesso per il conseguimento di quanto non era ancora dovuto. E questo anche perché al liquidatore “non è permesso poter quantificare il compenso da sé”. L'operazione di autoliquidazione è, in ogni caso, in conflitto con gli interessi della società.

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