Flussi Uniemens: da febbraio solo codice unico dei CCNL

Pubblicato il 07 marzo 2022

È terminata la fase transitoria di coesistenza del codice alfanumerico unico e dei codici Inps preesistenti all’interno del flusso Uniemens. Lo rende noto l’Istituto previdenziale con il messaggio 7 marzo 2022, n. 1058.

Il codice unico alfanumerico dei contratti collettivi nazionali di lavoro è stato istituito dal decreto Semplificazioni al fine di individuare il contratto collettivo nazionale applicato a ciascun lavoratore.

Per consentire un graduale passaggio verso la nuova modalità di inserimento del codice alfanumerico unico del CNEL, con la circolare 12 novembre 2021, n. 170, l’Inps ha previsto un periodo di transizione bimestrale.

Nella compilazione dei flussi Uniemens di competenza dei mesi di dicembre 2021 e gennaio 2022, è stato possibile utilizzare il codice unico o, in alternativa, i codici INPS preesistenti.

Da febbraio 2022 termina la fase transitoria di coesistenza dei due codici all’interno del flusso Uniemens, pertanto, è ammesso, esclusivamente, il codice unico CCNL nella compilazione delle denunce mensili.

All’interno della denuncia l’elemento da utilizzare continuerà ad essere “CodiceContratto” di “DenunciaIndividuale”, e l’elemento “TipoCodiceContratto” dovrà essere valorizzato con il codice “02”.

Il codice in questione è attribuito dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) ai singoli contratti collettivi nazionali depositati presso l’Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro, detenuto dal CNEL stesso. Sul sito dell’Istituto sarà possibile consultare l’elenco dei contratti vigenti e dei relativi codici CNEL.

Ogni mese - dopo il deposito dei contratti e la disattivazione dei codici esistenti per cessazione di contratti depositati – l’ente comunica all’Inps la creazione dei nuovi codici.

I nuovi codici potranno essere utilizzati dal mese di competenza successivo alla comunicazione all’Inps; tuttavia, nelle more dell’aggiornamento, potrà essere utilizzato il codice residuale “CDIV”.

Nei casi in cui l’utilizzo del codice residuale non risulti strettamente necessario, si sollecitano i datori di lavoro e i loro delegati a verificare l’aggiornamento e la correttezza dei dati inseriti nel campo <CodiceContratto>.

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