Il nuovo fisco codifica l'abuso del diritto

Pubblicato il 20 marzo 2012 Il Governo è impegnato a definire i contorni della bozza di delega fiscale, che quasi certamente sarà presentata in Consiglio dei Ministri venerdì 23 marzo.

In merito alla sostituzione dell'Ires (imposta sul reddito delle società) con l’Iri (imposta sul reddito imprenditoriale), si coglie la volontà di creare una imposizione per le attività imprenditoriali e professionali ed una distinta per i singoli soggetti. I redditi conseguiti da imprese individuali, società di persone, società di capitali e studi professionali, andranno incontro ad un unico prelievo, l'Iri; i redditi tratti da tali attività che ricadono sul singolo, invece, saranno tassati con l'Irpef progressiva e potranno essere dedotti dal reddito d'impresa.

Mentre il Direttore dell'Agenzia delle entrate, Befera, conferma l'entrata in vigore entro giugno del nuovo redditometro, utile per misurare la capacità dei contribuenti, la bozza della delega fiscale contiene una disposizione che rafforza l'uso dell'accertamento sintetico. In sostanza, dall'emersione del maggior reddito accertato ai fini Irpef si potrà controllare che non vi siano state mancanze anche a livello contributivo o di altre imposte, relativamente l'attività svolta dal soggetto.

Nel testo anche la riforma del catasto per avvicinare i valori delle case ai prezzi di mercato e il taglio di numerose agevolazioni ritenute “ingiustificate, superate o che costituiscono una duplicazione“.

Studiata l'introduzione della normativa sull'abuso di diritto, nell'ambito della disciplina antielusiva, che comprenderà ogni tipo di tributo e non avrà rilevanza penale.
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