Imposta sostitutiva sul TFR, a breve il versamento del saldo 2020

Pubblicato il 15 febbraio 2021

Ultimatum per il saldo dell’imposta sostitutiva sul TFR. Il termine, infatti, è in scadenza martedì 16 febbraio 2021. L’adempimento, in particolare, riguarda tutti i datori di lavoro (sostituti d’imposta) che sono tenuti a versare all’Erario il saldo fiscale sui rendimenti del TFR dei dipendenti. Si ricorda, fin da ora, che si tratta del secondo appuntamento, in quanto quest’ultimo segue quello effettuato lo scorso anno, scaduto il 16 dicembre 2020.

Da notare, inoltre, che la scadenza del 16 febbraio 2021 interessa anche tutti quei sostituti d’imposta che sono diventati tali durante il 2020, ossia coloro che hanno effettuato le prime assunzioni lo scorso anno. Il pagamento deve essere effettuato mediante il mod. F24 telematico.

Imposta sostitutiva sul TFR, la rivalutazione

L’art. 2120 cod. civ. stabilisce che l’importo del TFR maturato annualmente in capo al dipendente è composto:

L’importo accantonato al 31 dicembre di ogni anno, confluisce in un fondo (denominato “Fondo TFR”), che si rivaluta sulla base di un coefficiente composto da un tasso fisso dell’1,50% e da uno variabile pari al 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall’Istat, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente. È su questa quota di incremento che bisogna, appunto, versare l’imposta sostitutiva.

Imposta sostitutiva sul TFR, a quanto ammonta?

A tal fine, l’art. 11, co. 3 del D.Lgs. n. 47/2000 prevede che sui redditi derivanti dalle rivalutazioni dei fondi per il trattamento di fine rapporto e dai rendimenti attribuiti ai fondi di previdenza è applicata l'imposta sostitutiva dell’Irpef nella misura dell'11%. Con decorrenza 1° gennaio 2015, tale percentuale è stata rivista al rialzo, fissandola al 17%, per effetto dell’art. 1, co. 623 della L. n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015).

Imposta sostitutiva sul TFR, il saldo 2020 in tre step

Il saldo dell’imposta sostitutiva, che si versa entro il 16 febbraio dell’anno successivo a quello cui si riferisce la quota di rivalutazione sulla quale è stata determinata l’imposta, si calcola prendendo come riferimento la fine dell’anno e applicando l’aliquota del 17% sulle rivalutazioni del TFR che si sono determinate nell’anno stesso. L’importo da versare è al netto di quanto già versato in acconto.

Quindi, i datori di lavoro dovranno seguire i seguenti passaggi:

Imposta sostitutiva sul TFR, soggetti esclusi

Si ricorda, a tal proposito, che restano esclusi dal versamento dell’imposta:

Imposta sostitutiva sul TFR, modalità di versamento

L’importo deve essere versato mediante il modello F24. Ciò consente ai datori di lavoro di poter esercitare eventuali compensazioni del debito con crediti vantati a titolo di altre imposte e/o contributi.

Il codice tributo da utilizzare è il seguente:

Infine, si ricorda che il codice tributo va esposto nella “sezione erario” del modello F24, mentre il periodo di riferimento da indicare è l’anno d’imposta a cui si riferisce il versamento, che rimane quello dello scorso anno, vale a dire il 2020.

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