Impugnabile il rifiuto dell'interpello antielusivo

Pubblicato il 11 giugno 2012 Negare la disapplicazione di una norma antielusiva costituisce ipotesi di rifiuto di agevolazione fiscale ed è impugnabile difronte alla Commissione tributaria, essendo atto recettizio di immediata rilevanza esterna.

A stabilirlo è la Commissione tributaria provinciale di Milano, con la sentenza n. 181/16/2012.

Il caso riguarda una società che chiedeva la disapplicazione delle norme sul contrasto all'utilizzo ai fini elusivi di società non operative. La domanda, accolta in un primo momento, veniva poi rifiutata dall'Agenzia delle entrate perché non presentata novanta giorni prima che scadesse il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

I giudici della Ctp sottolineano che, pur rimanendo valido il termine di presentazione dell'istanza prima della scadenza della dichiarazione, l'altro termine dei novanta giorni non è decadenziale del beneficio, non essendo stabilito da alcuna disposizione di legge.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy