È imminente la pubblicazione del decreto attuativo per gli incentivi all’autoimpiego del decreto Coesione. Ad annunciarlo è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con notizia del 12 luglio 2025.
Il decreto è stato firmato da Ministro del Lavoro Marina Calderone di concerto con il Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione Tommaso Foti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Ora passa al vaglio degli organi di controllo.
Si attuano così le disposizioni del decreto Coesione (articoli 17 e 18 del D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni dalla legge 4 luglio 2024, n. 95), che prevedono incentivi per l’autoimpiego, lavoro autonomo e professionale.
Il provvedimento stanzia complessivamente 800 milioni di euro, destinati dal Governo a sostenere i giovani nella costruzione di percorsi di inserimento lavorativo e inclusione attiva, attraverso specifiche misure rivolte all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali.
Di queste risorse 700 milioni provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e i restanti 100 milioni dal PNRR, all’interno del programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).
Gli articoli 17 e 18 del decreto Coesione (D.L. n. 60/2024) recano due importanti misure di incentivo all’autoimpiego: una destinata al Centro-Nord (art. 17) e l’altra al Mezzogiorno e alle aree terremotate (art. 18, "Resto al Sud 2.0").
Le due misure agevolative condividono struttura e obiettivi, ma differiscono per territorialità (Centro-Nord vs Sud e aree terremotate) e intensità degli incentivi.
L’articolo 17 del decreto Coesione reca misure per l'autoimpiego nelle regioni del Centro e del Nord Italia.
Sono destinatari dei finanziamenti i giovani sotto i 35 anni che rientrano in almeno una di queste categorie:
Sono ammesse a finanziamento le attività autonome, imprenditoriali o libero-professionali in forma:
ivi comprese quelle che prevedono l'iscrizione ad ordini o collegi professionali.
Gli incentivi economici per l'avvio delle attività sono concessi in regime de minimis e fruibili in alternativa, nei seguenti tre modi:
Tipologia |
Importo investimento |
Contributo |
a) Voucher di avvio |
max €30.000 (€40.000 se innovativi/green) |
100% voucher non rimborsabile |
b) Contributo fondo perduto |
≤ €120.000 |
fino al 65% dell’investimento |
c) Contributo fondo perduto |
€120.001 – €200.000 |
fino al 60% dell’investimento |
Sono ammissibili a finanziamento anche le iniziative di erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l'avvio delle attività nonchè quelle di tutoraggio, finalizzato all'incremento delle competenze.
Gli incentivi sono cumulabili con la NASpI liquidata in unica soluzione e sono compatibili con l'indennità percepita per il Supporto per la formazione e il lavoro.
L’articolo 18 del decreto Coesione istituisce la misura agevolativa denominata «Resto al SUD 2.0».
Le agevolazioni sono circoscritte ai territori di cui al primo periodo del comma 1 dell’articolo 1 del decreto-legge n. 91 del 2017, vale a dire alle regioni del Mezzogiorno e all’aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 (Abruzzo) e del 2016 (Lazio, Marche, Umbria).
Anche in questo caso, sono destinatari della misura i giovani under 35 che rientrano in almeno una delle seguenti categorie:
Sono ammessi al finanziamento i progetti per l’avvio di attività di lavoro autonomo e attività libero-professionali, sia in forma individuale che collettiva.
Le tipologie di intervento previste sono tre: formazione e accompagnamento, tutoraggio e incentivi finanziari.
Gli incentivi di natura economica sono concessi in regime de minimis (aiuti di Stato), sono alternativi fra loro e sono i seguenti:
Tipologia |
Importo investimento |
Contributo |
a) Voucher di avvio |
max €40.000 (€50.000 se innovativi/green) |
100% voucher non rimborsabile |
b) Contributo fondo perduto |
≤ €120.000 |
fino al 75% dell’investimento |
c) Contributo fondo perduto |
€120.001 – €200.000 |
fino al 70% dell’investimento |
Gli incentivi sono cumulabili con la NASpI liquidata in unica soluzione e sono compatibili con l'indennità percepita per il Supporto per la formazione e il lavoro.
“Si tratta di un’azione di sistema mirata a incrementare la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro, con particolare attenzione ai Neet e ai disoccupati – ha dichiarato il Ministro Calderone –. L’obiettivo è promuovere idee imprenditoriali valide, sostenere nuove iniziative di lavoro autonomo, professionale e imprenditoriale, attraverso percorsi di formazione, tutoraggio e contributi per l’avvio delle attività. Un intervento che favorisce anche il ricambio generazionale e valorizza l’intraprendenza, le competenze e il lavoro di qualità, indipendentemente dalla forma giuridica adottata”.
Il Ministro Foti ha aggiunto: “Il Governo Meloni ha destinato 800 milioni di euro a misure per l’inclusione attiva e l’inserimento lavorativo dei giovani, sostenendo l’avvio di attività autonome, imprenditoriali e libero-professionali. Di questi, 700 milioni provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus, mentre 100 milioni sono stanziati dal PNRR, attraverso il programma GOL. L’iniziativa si rivolge ai giovani tra i 18 e i 35 anni in situazione di disoccupazione, inattività o fragilità sociale. Grazie a queste risorse, sarà possibile offrire percorsi formativi e accompagnamento, in collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito, per trasformare idee e ambizioni in progetti concreti di lavoro e autonomia”.
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