Incentivi Pmi, domande dal 31 marzo

Pubblicato il 12 febbraio 2014 In attuazione dell'articolo 2, D.L. n. 69/2013, il decreto 27 novembre 2013 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ha fissato i criteri per la concessione di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per investimenti in beni strumentali d’impresa (Sabatini-bis).

Ora, con circolare Mise, del 10 febbraio 2014 n. 4567, viene reso noto che la domanda di agevolazione, insieme agli allegati, va presentata a partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014, esclusivamente attraverso posta elettronica certificata (PEC) agli indirizzi di Pec delle banche/intermediari finanziari aderenti alle convenzioni.

Il Ministero precisa che la domanda deve essere obbligatoriamente presentata utilizzando, pena l’invalidità della richiesta, i moduli disponibili entro il 10 marzo 2014 nella sezione “BENI STRUMENTALI (NUOVA SABATINI)” del sito internet del Mise. Costituisce motivo di non ricevibilità della domanda il fatto di non utilizzare i detti schemi e di omettere l'allegazione di documenti ed informazioni richieste. Ugualmente, si considerano non ricevibili le domande presentate prima del 31 marzo.

Le spese ammesse a finanziamento riguardano l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari, impianti, beni strumentali d'impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali, con esclusione delle spese per “terreni e fabbricati” e “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Per la concessione degli aiuti, è prevista la costituzione presso la Cassa depositi e prestiti di un plafond di risorse (pari a 2,5 miliardi di euro), che le banche e gli intermediari finanziari, previa adesione a una o più apposite convenzioni tra il Mise, possono utilizzare per concedere, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti alle Pmi. Le agevolazioni spettano esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie.

Il contributo concedibile è pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati al tasso del 2,75 per cento su un piano convenzionale di ammortamento, con rate semestrali e della durata di cinque anni, di importo corrispondente al finanziamento.
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