Infortunio risarcito dal datore se l’incidente non integra il presupposto del “rischio elettivo”

Pubblicato il 17 agosto 2009

L’incidente subito dal dipendente che non ha rispettato uno stop mentre si recava al lavoro con la propria auto e che gli ha causato gravi lesioni, deve essere indennizzato come infortunio in itinere. Di conseguenza, l’Inail può aumentare il premio aziendale relativo all’assicurazione infortuni e malattie professionali a carico del datore di lavoro anche se è palese che il dipendente non ha rispettato il codice della strada.

Lo stabilisce la sentenza n. 14655/2009 della Corte di Cassazione. La violazione delle norme del codice stradale integrano il cosiddetto “rischio elettivo” che negano l’indennizzo solo se volontariamente si è compiuta l’infrazione, negli altri casi (anche non fermarsi allo stop) sono applicabili le valutazioni dell’infortunio “in itinere” dato che “in questo caso viene richiesto un maggior grado di responsabilità da parte del lavoratore, in ragione della temporanea sua sottrazione all’ambito strettamente aziendale organizzato dal datore di lavoro”.

Roberta Moscioni

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cassazione: sì al risarcimento per pause lavorative negate

20/08/2025

Nuovo schema di convenzione Inps per i medici fiscali: cosa cambia

20/08/2025

Interventi per barriere architettoniche, quando l'Iva ridotta?

20/08/2025

Quando è possibile creare due Gruppi IVA in Italia

20/08/2025

Assegno di Inclusione: istruzioni ministeriali per le domande di rinnovo

20/08/2025

Agenzia delle Entrate: soggetto unico sul piano processuale

20/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy