Ingiusta detenzione. I precedenti non riducono l'indennizzo

Pubblicato il 16 gennaio 2012 Con sentenza n. 112 del 9 gennaio 2012, la Cassazione ha annullato l'ordinanza con cui la Corte d'appello di Catanzaro aveva ridotto l'equo indennizzo riconosciuto ad un uomo in ragione dell'ingiusta detenzione subita prendendo in considerazione la sua lunga fedina penale.

Il ragionamento sviluppato dalla Corte territoriale – evidenziano i giudici di legittimità - “risulta inficiato da una insanabile frattura logica, atteso che viene delineata una sequenza causale, tra fattori ontologicamente disomogenei”.

In particolare, la mera presenza di precedenti penali a carico e non le eventuali pregresse esperienze detentive subite dalla parte, erano state considerate quale elemento idoneo a determinare lo stato di assuefazione alla carcerazione del soggetto. Inoltre – conclude la Corte – era stata omessa “ogni pur possibile riferimento all’eventuale minore afflittività della carcerazione per una persona la cui immagine sociale risulti compromessa da precedenti condanne”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Costo medio orario del lavoro logistica e trasporto merci: pubblicato il decreto

23/12/2025

Convenzione Inps–Regioni 2025: adempimenti, costi e durata

23/12/2025

IVA e logistica: Assonime sul regime opzionale transitorio

23/12/2025

Conto Termico 3.0, Regole Applicative GSE in vigore dal 25 dicembre 2025

23/12/2025

Acconto IVA 2025: soggetti obbligati, calcolo, scadenza

23/12/2025

Famiglie monogenitoriali e studenti universitari: bandi Cassa Forense in scadenza

23/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy