Insulti al capo? Non sempre il licenziamento è giustificato

Pubblicato il 20 marzo 2009 E’ illegittimo il licenziamento seguito alla reazione istintiva, concretizzata in frasi ingiuriose e minacciose rivolte al capo. I giudici della Cassazione hanno ritenuto le espressioni usate dal dipendente “effetto di una reazione emotiva e istintiva del lavoratore ai rimproveri ricevuti, con ciò escludendone l’ascrivibilità a un’ipotesi di vera e propria insubordinazione e, comunque, la particolare gravità contrattualmente richiesta per potersi fare applicazione della sanzione espulsiva” (sentenza 6569 del 19 marzo 2009).
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