Intervento del riscossore nell’espropriazione, basta il ruolo

Pubblicato il 09 febbraio 2018

I creditori possono intervenire nella procedura di espropriazione forzata, già attivata da altri nei confronti del proprio debitore, in presenza di un titolo esecutivo che, nel caso di crediti azionati dall’agente della riscossione, è costituito dal ruolo.

Presupposto dell’intervento, ossia, è l’esistenza del titolo, non già la notificazione di esso, né l’intimazione di un precetto o della cartella di pagamento.

Va, pertanto, ritenuta infondata l’eventuale opposizione proposta dal debitore esecutato avverso l’intervento dell’Agenzia di riscossione, con la quale siano dedotti vizi di invalidità della cartella di pagamento, costituendo, questa, atto “non necessariamente prodromico” all’intervento.

Così la Corte di cassazione, Terza sezione civile, nel testo della sentenza n. 3021 dell’8 febbraio 2018, a conferma della decisione di merito che aveva respinto l’opposizione sollevata dal debitore esecutato rispetto all’atto di intervento depositato da Equitalia per la soddisfazione di un credito di natura tributaria.

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