Isa: anche gli avvocati in sciopero

Pubblicato il 23 settembre 2019

L’Organismo Congressuale Forense (OCF) si è unito all’iniziativa di sciopero proclamata dai commercialisti di ADC, AIDC, ANC, ANDOC, FIDDOC, SIC, UNAGRACO, UNGDCEC e UNICO contro gli Isa.

Gli avvocati si asterranno dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore tributario, dinnanzi a tutte le Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali, nei giorni dall’1 al 7 ottobre 2019.

Nella delibera di proclamazione dello sciopero, l’OCF parla di situazione “abnorme venutasi a creare rispetto agli “Indici sintetici di affidabilità fiscale”, situazione che si sarebbe poi aggravata dopo la pubblicazione di nuove modifiche e il rilascio del software aggiornato solo in data 26 agosto.

Secondo i legali, le nuove previsioni avrebbero introdotto degli obblighi dichiarativi che, imposti con tempi inadeguati e sistemi non idonei, risulterebbero anche in diretto contrasto con lo Statuto del contribuente, pregiudicando, evidentemente, la posizione dei contribuenti medesimi.

Questo, “a prescindere dall'analisi del contenuto degli ISA stessi, per i quali si richiede una seria rimeditazione, in contraddittorio con le categorie professionali interessate”.

Nella deliberazione, l’Organismo di rappresentanza politica dell’Avvocatura ha dapprima invitato il Ministero competente a porre immediato rimedio alle gravi criticità segnalate, mediante la disapplicazione degli ISA per l'anno 2018.

Contestualmente, condividendo le ragioni dei commercialisti, ha indetto, a sua volta, lo sciopero, invitando le Camere Tributarie territoriali ad organizzare iniziative locali di approfondimento delle ragioni dell'astensione.

CNF: rinviare l’applicazione Isa 2018

Anche il Consiglio Nazionale Forense si è occupato di Isa nel suo ultimo plenum.

Nella riunione tenuta il 20 settembre, il CNF ha approvato una delibera con cui chiede il rinvio dell’applicazione degli Indici per l’anno di imposta 2018, sottolineando anche come risulti indispensabile intensificare il coinvolgimento delle singole categorie professionali nella determinazione delle soglie e dei parametri di riferimento.

Ciò al fine di consentire al contribuente di conoscere preventivamente il proprio grado di affidabilità o di anomalia e di poter valutare di adattare i redditi dichiarati alle risultanze degli Isa, “in attesa di una correzione che, coinvolgendo le categorie professionali a partire dalla avvocatura, possa perseguire quella leale collaborazione posta a base dello Statuto del contribuente”.

Gli avvocati, tra le criticità, hanno ricordato le recenti modifiche agli Isa (intervenute con il decreto ministeriale del 17 agosto), il ritardo con cui sono stati predisposti i software da parte delle aziende che forniscono i gestionali, le problematiche già emerse e già segnalate da diversi operatori del settore nonché, infine, gli errori evidenziati nei moduli precompilati.

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