Istruttorie AGCM su SKY e DAZN per i nuovi pacchetti calcio

Pubblicato il 30 agosto 2018

Con comunicato del 28 agosto 2018, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha reso noto di aver avviato due procedimenti istruttori nei confronti di SKY e DAZN, in merito alla commercializzazione dei pacchetti delle partite di calcio, stagione 2018/2019.

I procedimenti sono stati attivati su segnalazione di singoli consumatori e di alcune Associazioni di consumatori, per presunte pratiche commerciali scorrette nonché violazioni dei diritti dei consumatori.

Decisione commerciale dei consumatori consapevole?

Tra le contestazioni riguardanti SKY, quella di aver adottato una pubblicizzazione dell’offerta del pacchetto calcio relativo alla nuova stagione senza adeguate informazioni, in modo tale, ossia, da poter avere indotto i nuovi clienti ad assumere una “decisione commerciale non consapevole”.

Con riferimento, inoltre, ai clienti già abbonati al pacchetto calcio, sarebbe rinvenibile una condotta connotata da profili di aggressività posto che, a fronte di un significativo ridimensionamento del pacchetto in relazione al numero delle partite trasmesse e in mancanza di un’informativa sul recesso, tali soggetti sarebbero stati indotti a rinnovare l’abbonamento nell’erroneo convincimento che l’offerta non fosse mutata.

Oggetto di verifica dell’AGCM, anche la possibile violazione, sempre da parte dei SKY, dell’articolo 65 del Codice del consumo per non aver acquisito il consenso del consumatore rispetto alla nuova opzione del pacchetto calcio.

Possibili profili di ingannevolezza e di aggressività

Rispetto a DAZN, sarebbe all’attenzione del Garante, da un lato, l’enfasi data al messaggio pubblicitario “quando vuoi, dove vuoi”, tale da far intendere al consumatore di poter utilizzare il servizio in qualsiasi posto, “omettendo le limitazioni tecniche che potrebbero impedirne o renderne difficoltosa la fruizione”.

Dall’altro, si valutano anche i messaggi che indicano la possibilità di poter fruire di un “mese gratuito” di offerta del servizio “senza contratto”, quando, in realtà, verrebbe stipulato un contratto con rinnovo automatico, per il quale sarebbe necessario esercitare il recesso per evitare il rinnovo.

Senza contare le perplessità desumibili dalla procedura di iscrizione per l’iscrizione per la fruizione gratuita del primo mese che comporta l’automatico addebito dell’importo per i mesi successivi.

Ravvisabili, quindi, anche in capo alle società del gruppo Perform (a cui fa capo DAZN), possibili pratiche commerciali scorrette caratterizzate da profili di ingannevolezza e di aggressività.

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