Iva, reverse charge alle operazioni a rischio frode

Pubblicato il 07 novembre 2015

Il 6 novembre 2015 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, in esame preliminare, lo schema di un decreto legislativo di attuazione delle direttive 2013/42/Ue e 2013/43/Ue del Consiglio europeo, del 22 luglio 2013, che istituiscono un “meccanismo di reazione rapida” contro le frodi IVA, attraverso l'applicazione facoltativa e temporanea del meccanismo dell'inversione contabile a determinate operazioni considerate a rischio.

Rischio frodi improvvise e massicce

Nello specifico, il provvedimento introduce una procedura "particolarmente veloce e semplificata" che consente agli Stati di applicare il reverse charge quando i controlli fiscali rilevino l'esistenza di frodi improvvise e massicce su specifiche transazioni commerciali.

Reverse charge esteso

Sempre nella nota della presidenza del Consiglio si legge che è stato ampliato l'elenco delle operazioni alle quali gli Stati membri, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018, possono applicare il regime dell'inversione contabile per il versamento dell'Iva. Il reverse charge può, quindi, essere esteso alle cessioni di console da gioco, tablet Pc e laptop, ai dispositivi a circuito integrato.

È confermata poi la facoltà del Mef di individuare, con decreti di natura non regolamentare, ulteriori operazioni da assoggettare a reverse charge nell'ambito degli elenchi inclusi nella direttiva europea. Il Ministro può anche, attraverso propri decreti di natura regolamentare, individuare ulteriori operazioni non incluse negli elenchi per le quali sarà necessario ottenere l'autorizzazione dalle istituzioni europee.

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