La Cassazione sul concorso nel reato di falsa fatturazione

Pubblicato il 19 gennaio 2012 La Cassazione, con la sentenza n. 1894 del 18 gennaio 2012, ha confermato la decisione di condanna per concorso nel reato di emissione di false fatture disposta dai giudici di merito nei confronti di un imprenditore che aveva annotato in contabilità delle false fatture, prodotte da altri con il suo concorso, senza riuscirle ad inserire in dichiarazione in quanto gli accertamenti fiscali erano stati effettuati prima della scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione stessa.

Secondo la Corte di legittimità, l'ipotesi in esame era da considerarsi differente da quella del concorso tra chi ha emesso una fattura e chi l'ha utilizzata nella dichiarazione fiscale, concorso la cui configurabilità è esclusa dall'art. 9, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 74 del 2000.

Diversamente opinando – continua la Corte - “si giungerebbe a creare un'area di impunità per quei soggetti che abbiano concorso nell'emissione di documenti per operazioni inesistenti, limitandosi ad annotarli in contabilità, senza utilizzare tali documenti nella dichiarazione relativa all'imposta indicando elementi passivi fittizi”.
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