La class action passa dal collegio

Pubblicato il 08 dicembre 2007

E’ stata depositata nella giornata di venerdì in Commissione bilancio, dal relatore alla Finanziaria Michele Ventura, una nuova versione della class action contenuta nel maxi emendamento. La class action, corretta ed emendata dal Governo, dovrebbe semplificare l’iter e colmare le numerose lacune del provvedimento sull’azione collettiva votato dal Senato. A seguito del nuovo emendamento presentato sono legittimate al ricorso non solo le associazioni riconosciute, ma anche tutte quelle associazioni e comitati “che sono adeguatamente rappresentativi degli interessi collettivi fatti valere”. Di conseguenza, la class action potrà essere esercitata nell’ambito di rapporti giuridici relativi a contratti conclusi mediante moduli o formulari ai sensi dell’articolo 1342 del Codice civile, in conseguenza di atti illeciti extracontrattuali, di pratiche commerciali scorrette o di comportamenti anticoncorrenziali, quando sono lesi i diritti di una pluralità di consumatori o utenti. I consumatori che partecipano alla causa collettiva dovranno comunicare per iscritto al proponente la propria adesione. Tra le altre novità si segnala l’iter semplificato e il doppio accordo stragiudiziale per evitare l’intasamento dei tribunali; l’ammissibilità della domanda di risarcimento danni e legittimazione ad agire del rappresentante della classe stabilite da un giudice collegiale e non monocratico; sistema di opt-in per definire il numero dei partecipanti alla classe e consentire all’impresa di quantificare il danno e, infine, nessuna nullità dei contratti per pubblicità ingannevole né limiti od obblighi sul pagamento delle spese legali. 

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