La condotta irreprensibile del dipendente va tenuta in debita considerazione

Pubblicato il 01 ottobre 2013 Con la sentenza n. 22321 del 30 settembre 2013, la Corte di cassazione ha ribaltato la decisione con cui i giudici di merito avevano ritenuto legittimo il licenziamento che una multinazionale aveva impartito nei confronti di un proprio dipendente per avere, quest'ultimo, richiesto e incassato un rimborso spese relativo a una trasferta che non aveva mai fatto.

In particolare, la Suprema corte ha ritenuto che nelle precedenti fasi del giudizio non fosse stato dato giusto rilievo né alla valutazione dell'elemento soggettivo e della gravità del comportamento addebitato al lavoratore, né al giudizio di proporzionalità della sanzione inflitta rispetto alla somma indebitamente percepita (249 euro). E ciò quando, per contro, avrebbe dovuto essere presa in considerazione l'irreprensibile condotta decennale del dipendente nonché la volontà manifestata da quest'ultimo di riparare il danno.

Per questi motivi la controversia dovrà essere nuovamente esaminata dai giudici di gravame.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Decreto Agricoltura, dal bonus Zes unica allo stop al fotovoltaico

17/05/2024

Inerenza dei costi: da valutare la funzionalità alla produzione del reddito

17/05/2024

CCNL Alimentari cooperative - Flash

17/05/2024

Decreto Superbonus, ok alla fiducia in Senato. Tutte le novità

17/05/2024

Bonus ricerca e sviluppo: online Albo dei certificatori

17/05/2024

Transizione 4.0, istruzioni GSE per la compilazione dei moduli

17/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy