La conflittualità dei genitori non porta ad escludere l’affidamento condiviso

Pubblicato il 04 dicembre 2012 La Prima sezione civile della Cassazione, con la sentenza n. 21391 del 3 dicembre 2012, ha rigettato il ricorso con cui una donna aveva impugnato il decreto della Corte di appello dell’Aquila di conferma del regime di affido condiviso dei figli nell’ambito del procedimento per separazione personale dal marito con cui la stessa, peraltro, era in grave conflitto.

Nella specie, la Suprema corte ha ritenuto congrua ed adeguata la motivazione fornita dai giudici di merito i quali, a fronte di un regime legale che impone l’affido condiviso se non in caso di contrasto dello stesso con l’interesse preminente del minore, avevano rilevato che non emergessero, nella specie, ragioni contrarie tali da giustificare l’affido dei minori alla sola madre.

Inoltre, l’affermata conflittualità esistente fra i due coniugi – continua la Corte di legittimità – non poteva, di per sé, né astrattamente, né con riferimento allo specifico caso in esame, “giustificare la deroga dal regime di affido condiviso in quanto lo stesso è stato ritenuto maggiormente idoneo a riequilibrare la condivisione del ruolo genitoriale in favore dell’interesse dei figli”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Credito d'imposta formazione giovani agricoltori: a chi e quanto spetta

25/08/2025

Avvocati certificatori fiscali: pubblicato il Regolamento CNF

25/08/2025

Patent Box 2025: chiarimenti Entrate su software e registrazione SIAE

25/08/2025

IVA doganale: le condizioni per la detrazione

25/08/2025

False fatture e contabilità parallela: legittimo il licenziamento del dirigente

25/08/2025

TU Registro e ad altri tributi indiretti: alcune novità

25/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy