La notifica estera torna nell’area della legittimità

Pubblicato il 25 novembre 2007

L’analisi odierna su Fisco e costituzione entra nel merito della recente posizione assunta dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 366/2007 nell’ambito delle notificazioni. Nello specifico, si plaude alla dichiarazione di illegittimità delle disposizioni dettate dagli articoli 58 e 60 del Dpr 600/1973, che disciplinano le notifiche di atti tributari a cittadini italiani residenti all’estero. Le norme censurate prevedono che dopo la notificazione eseguita presso l’ultima residenza, se questa non è possibile, la notificazione va fatta con il deposito per otto giorni presso l’albo comunale, senza neanche l’avviso tramite raccomandata. La sentenza ribadisce quanto dettato dalla giurisprudenza costituzionale nelle sentenze 346/1998 e 360/03, nelle quali viene affermato che nelle notificazioni di tutti gli atti giuridici deve essere garantita l’effettiva possibilità di una tempestiva conoscenza dell’atto per l’esercizio del diritto di difesa. 

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Nulla osta per lavoro subordinato: a regime la precompilazione delle domande

05/09/2025

Consulenti del Lavoro: dichiarazione e contribuzione entro il 30 settembre

05/09/2025

Bonus elettrodomestici 2025: come funziona, requisiti e domanda online

05/09/2025

Riforma ordinamento forense: si allenta il regime delle incompatibilità

05/09/2025

Nuove causali contributo INPS per enti bilaterali operative dall’8 settembre

05/09/2025

Corte UE: transazioni infragruppo e IVA

05/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy