La nuova p.a. non può attendere

Pubblicato il 26 febbraio 2009

Il disegno di legge anti-fannulloni da ieri è legge. Il Governo ha ora nove mesi di tempo per l'esercizio della delega anche se la gestazione dei decreti attuativi sarà più breve. Il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, ha infatti annunciato che i provvedimenti saranno approvati e presentati al parlamento prima dell'estate e già dall'autunno tutto andrà a regime. Le novità principali riguardano la contrattazione, la riforma dell'Aran e la semplificazione del procedimento di contrattazione anche attraverso l'eliminazione dei controlli non strettamente funzionali a verificare la compatibilità dei costi degli accordi collettivi. Prevista una class action nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici qualora questi si discostino dagli standard qualitativi ed economici fissati. Per i servizi pubblici locali, i procedimenti davanti alle Autorità di settore avranno la priorità sull'azione collettiva che non potrà proseguire se un'Authority indipendente ha già avviato un procedimento. La delega include anche l'introduzione di premi alla produttività e alla qualità del lavoro. La Corte dei conti, anche a richiesta delle competenti commissioni parlamentari o del Consiglio dei ministri, potrà effettuare controlli sulle gestioni pubbliche statali.

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