La pensione dei consulenti del lavoro con il metodo contributivo

Pubblicato il 28 settembre 2012 L'Enpacl è pronto per presentare i piani di revisione ai ministeri vigilanti entro il 30 settembre 2012, come previsto dalla legge n. 214/2011, con l'approvazione dell'assemblea dei delegati della riforma che introduce il metodo di calcolo contributivo per la pensione.

Dal 1° gennaio 2013, per gli iscritti alla cassa di previdenza dei consulenti del lavoro, l'aliquota soggettiva riguardante il professionista sarà pari al 12%, mentre l'aliquota nella fattura saldata dal cliente aumenta al 4%. Per i neo iscritti e per i pensionati che restano negli elenchi è prevista una riduzione della contribuzione dovuta.

Gradualmente, il requisito per l'accesso anagrafico al pensionamento verrà aumentato fino a 70 anni, sia per gli uomini che per le donne; cinque le annualità richieste per quello contributivo. Sarà portato fino a 70 anni il requisito contributivo per accedere alla prestazione per anzianità, con la conferma dell'età minima di 60 anni.

APPROFONDIMENTO
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Ai riders etero-organizzati spettano tutele da subordinati

04/11/2025

Commercialisti: sì alla legge di bilancio 2026, ma serve correggere le criticità

04/11/2025

Sospensione del lavoro: la Cassazione conferma la continuità dell’obbligo contributivo

04/11/2025

Legge di Bilancio 2026: le osservazioni dei consulenti del lavoro

04/11/2025

Riporto perdite fiscali nelle fusioni, è obbligatoria la perizia di stima

04/11/2025

Professionisti: come tassare i contributi in conto impianti dopo la riforma

04/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalitĂ  semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy