La prova? Deve essere analitica

Pubblicato il 27 aprile 2009 La Cassazione, con la sentenza n. 6617 del 2009, ha chiarito che i movimenti bancari costituiscono una prova contro l’imprenditore che non può fornire, al fine di superarla, solo prove contrarie generiche. La dimostrazione da parte del contribuente deve essere analitica. Nel caso, non è stato ritenuto sufficiente al contribuente di aver fatto affluire sul proprio conto, nell’esercizio della propria professione, somme affidategli da terzi in amministrazione. L’accertato avrebbe dovuto, invece, fornire prova analitica dell’inerenza alla sua attività di maneggio di denaro altrui di ogni singola movimentazione.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

14/05/2025

Memorandum: scadenze fisco dal 16 al 31 maggio 2025 (con Podcast)

14/05/2025

Nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025: istruzioni Inps

14/05/2025

Vigilanza sui CED e lotta all’abusivismo: quali verifiche fa l’Ispettorato

14/05/2025

Sopravvenienze attive da sentenza: rileva il deposito, non il giudicato

14/05/2025

Decreto PA approvato in GU: misure fiscali

14/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy