La rivalutazione segue il puzzle societario

Pubblicato il 06 marzo 2006

Secondo quanto emerge dalla lettura del testo della Finanziaria 2006, la rivalutazione dei beni d’impresa riconosce il maggior valore del bene, dal punto di vista fiscale, non immediatamente ma solo dal terzo esercizio successivo. Durante questo periodo di tempo, però, l’impresa potrebbe compiere una serie di operazioni straordinarie le cui implicazioni vanno valutate immediatamente ai fini dell’efficacia della rivalutazione. A tal proposito, si devono analizzare separatamente quali sono i riflessi sui beni rivalutati e quali le conseguenze sulla riserva da saldo attivo con riferimento alle principali operazioni di conferimento (nella duplice fattispecie realizzativo e neutrale), di trasformazioni, di fusioni e di liquidazioni. La rivalutazione dei beni d’impresa, come pure la disciplina del “riallineamento”, è accessibile anche dai soggetti in liquidazione, anche se il principale scopo di quest’ultima operazione dovrebbe essere quello di realizzare le attività, risolvere le posizioni pendenti e distribuire ai soci il residuo attivo in vista della conclusione della vita di un’impresa.   

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