La testata all'avversario può costituire reato

Pubblicato il 11 luglio 2009
La Cassazione, con decisione n. 28349 del 2009, ha annullato con rinvio la sentenza con cui un giudice di pace di Viterbo aveva pronunciato l'assoluzione nei confronti di un giocatore della squadra di calcio del Montefiascone accusato di “lesioni volontarie” per aver colpito con una testata l'avversario. Il giudice di pace aveva ritenuto che non fosse configurabile il reato di lesioni volontarie in quanto l'azione del giocatore rientrava “nel contesto dell’attività sportiva, di per sé lecita e assistita a causa di giustificazione”. Di diverso avviso i giudici della Quinta sezione penale della Cassazione secondo cui è sempre possibile “che un giocatore attenti all'incolumità fisica di un altro con modalità tali da escludere che egli abbia soltanto inteso contrastare l'azione".

Eleonora Pergolari
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cassazione: avvocati, ricalcolo pensione su contributi effettivi

09/09/2025

Corte UE: l'avvocato associato è indipendente, sì al ricorso

09/09/2025

Settore moda: domande di integrazione salariale entro il 12 settembre

09/09/2025

MASE, incentivi a fondo perduto per l'acquisto di veicoli elettrici 2025

09/09/2025

Cessione di immobile strumentale e detrazione IVA: quando è possibile

09/09/2025

Contributi e rimborsi per adozioni internazionali: regole

09/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy