L’abuso del diritto entra nell’accertamento se al Fisco non bastano le regole dell’elusione

Pubblicato il 04 marzo 2010 La recente sentenza di Cassazione in merito all’abuso del diritto, la n. 4737 del 26 febbraio 2010, riaccende l’annoso caso della mancanza del recepimento della norma comunitaria, ai fini fiscali, nel nostro ordinamento. È palese che il Legislatore italiano dovrebbe intervenire a regolare la materia, dal momento che sono rilevati sempre più accertamenti da parte del Fisco con l’utilizzo dell’orientamento della Cassazione sull’abuso del diritto. Specialmente nei casi di operazioni di grandi contribuenti l’Agenzia utilizza lo strumento dell’abuso del diritto laddove le forme tipizzate non bastano a contrastare l’elusione posta in essere dalle imprese che, sempre più scaltre, si muovono ai limiti della legalità per ottenere risparmi d’imposta. Alle imprese non basta, di contro, la rassicurazione del Fisco sull’uso cauto dello strumento da parte degli Uffici, ma è necessaria una norma che fissi, oltre alle regole anche i confini per il ricorso all’abuso del diritto negli accertamenti dell’Agenzia.
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