Lavoratori in quarantena, negata l’indennità di malattia

Pubblicato il 22 settembre 2021

Non trova felice epilogo il caso dei lavoratori del settore privato costretti a rimanere a casa in quarantena, nel corso del 2021, senza alcuna indennità. A confermarlo sono i senatori di FdI Andrea de Bertoldi e Patrizio La Pietra, i quali in un'interrogazione parlamentare fanno sapere che al momento non sono state trovate le coperture necessarie.

Diversamente, trova una soluzione il problema dei lavoratori “fragili” impossibilitati a lavorare da remoto. Sono, infatti, stati approvati gli emendamenti al D.L. n. 111/2021 in fase di conversione, e quindi il periodo d'assenza dal servizio continua a essere equiparato al ricovero ospedaliero.

Quarantena, assenza di risorse economiche

Per quarantena Covid si intende il periodo in cui una persona deve rimanere presso la sua abitazione per disposizione della sanità pubblica perché c'è il rischio che abbia contratto il virus. In caso di equiparazione della quarantena alla malattia, ai lavoratori del settore privato viene riconosciuta l'indennità previdenziale con la relativa contribuzione figurativa. 

Tuttavia, lo stanziamento di 663,1 milioni di euro previsto non è stato sufficiente a coprire l'anno 2021.

Mancata indennità per quarantena, la soluzione

Sul punto, il Ministero del Lavoro ricorda che “si era impegnato per elaborare una proposta normativa volta a superare le criticità finora riscontrate nell'applicazione della norma, con particolare riferimento alla completa identificazione della platea dei beneficiari”.

La proposta però non è stata varata perché non sono state trovate le “rilevanti” risorse necessarie. Il Governo, si legge nella risposta, ha dichiarato di voler affrontare la questione in un prossimo veicolo normativo. Anche il ministero del Lavoro si impegna a cercare, in tempi brevi una soluzione soddisfacente sempre, però, nel rispetto del quadro di compatibilità finanziaria.

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