Lavori pubblici, Ue tassativa sulle esclusioni

Pubblicato il 17 dicembre 2008

Con una sentenza di ieri sulla causa C-213/07, la Corte di giustizia europea ha statuito che uno Stato membro Ue non può vietare, in modo assoluto, alle società collegate al settore dell'informazione di partecipare agli appalti pubblici. I giudici europei, in particolare, hanno chiarito la tassatività dell'elenco delle cause di esclusione di cui all'art. 24, comma 1, direttiva 93/37/Cee: gli Stati membri hanno sì la facoltà di stabilire criteri di esclusione aggiuntivi, oltre a quelli fissati dalle direttive Ue per l'assegnazione degli appalti pubblici; in ogni caso, però, in base al principio comunitario della proporzionalità, l'esclusione dalle gare non può essere assoluta.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy