Lavoro marittimo: legittima la normativa italiana sul contratto a termine
Pubblicato il 09 luglio 2014
La Corte di Giustizia Ue, con
sentenza del 3 luglio 2014, cause riunite C-362/13, C-363/13 e C-407/13, ha sostenuto la legittimità della norma italiana sul
contratto a termine nel settore marittimo, il quale prevede la
trasformazione di contratti di lavoro a tempo determinato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, unicamente nel caso in cui il lavoratore interessato sia stato
occupato ininterrottamente in forza di contratti del genere dallo stesso datore di lavoro per una
durata superiore ad un anno.
Nel caso di specie si deve tener presente che, nello specifico settore, il rapporto di lavoro va considerato ininterrotto quando i contratti di lavoro a tempo determinato siano separati da un
intervallo inferiore o pari a 60 giorni.
Ad ogni modo, i giudici di Lussemburgo hanno sentenziato che spetta al giudice del rinvio verificare che i presupposti per l’applicazione, nonché l’effettiva attuazione della normativa, costituiscano una misura adeguata per
prevenire e punire l’uso abusivo di una
successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato.