Le indagini resistono al ritardo dell'iscrizione

Pubblicato il 29 giugno 2009
Secondo le Sezioni unite penali della Cassazione - sentenza n. 23868 del 2009 – la tardiva iscrizione dell'indagato nel registro delle notizie di reato non incide sull'utilizzabilità degli atti di indagine. I giudici di Cassazione precisano, infatti, che l'art. 407, comma 3 c.p.p., prevedendo l'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti dopo la scadenza del termine, non riguarda gli atti compiuti nel termine prefissato dalla legge o prorogato dal giudice.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cassazione: avvocati, ricalcolo pensione su contributi effettivi

09/09/2025

Corte UE: l'avvocato associato è indipendente, sì al ricorso

09/09/2025

Settore moda: domande di integrazione salariale entro il 12 settembre

09/09/2025

MASE, incentivi a fondo perduto per l'acquisto di veicoli elettrici 2025

09/09/2025

Cessione di immobile strumentale e detrazione IVA: quando è possibile

09/09/2025

Contributi e rimborsi per adozioni internazionali: regole

09/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy