Le indagini resistono al ritardo dell'iscrizione

Pubblicato il 29 giugno 2009
Secondo le Sezioni unite penali della Cassazione - sentenza n. 23868 del 2009 – la tardiva iscrizione dell'indagato nel registro delle notizie di reato non incide sull'utilizzabilità degli atti di indagine. I giudici di Cassazione precisano, infatti, che l'art. 407, comma 3 c.p.p., prevedendo l'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti dopo la scadenza del termine, non riguarda gli atti compiuti nel termine prefissato dalla legge o prorogato dal giudice.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Passaggi di ruolo: come gestirli nell'era della trasformazione digitale

04/07/2025

Abuso d’ufficio: per la Corte costituzionale l’abrogazione è legittima

04/07/2025

Sicurezza sociale: accordo Italia-Moldova

04/07/2025

Precompilata, regole per spese sanitarie e veterinarie

04/07/2025

Procura alle liti in lingua straniera valida per le Sezioni Unite

04/07/2025

Sicurezza sul lavoro: più malattie, infortuni in itinere e decessi tra studenti

04/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy