Le indagini resistono al ritardo dell'iscrizione

Pubblicato il 29 giugno 2009
Secondo le Sezioni unite penali della Cassazione - sentenza n. 23868 del 2009 – la tardiva iscrizione dell'indagato nel registro delle notizie di reato non incide sull'utilizzabilità degli atti di indagine. I giudici di Cassazione precisano, infatti, che l'art. 407, comma 3 c.p.p., prevedendo l'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti dopo la scadenza del termine, non riguarda gli atti compiuti nel termine prefissato dalla legge o prorogato dal giudice.
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