Le proposte del Cnf per il rilancio della Giustizia

Pubblicato il 16 luglio 2011 Si è svolto lo scorso 15 luglio, presso la Camera dei deputati, un seminario organizzato dal Consiglio nazionale forense (Cnf) sul tema “Economia e Giustizia: gli avvocati italiani per la ripresa”. Nel corso dell'incontro è stato presentato il rapporto dell'Ufficio studi del Cnf contenente diverse proposte di intervento per il rilancio dell'efficienza della Giustizia.

Tra le misure auspicate dai legali, si segnala, in primis, l'approvazione veloce della riforma forense; la proposta di ingaggiare i legali per favorire lo smaltimento dell’arretrato; la previsione, in alternativa anche alla mediazione obbligatoria, di una nuova procedura di negoziazione assistita davanti a un legale come modello di risoluzione alternativa alle controversie; l'istituzione di un Osservatorio permanente sulla giurisdizione aperto alle rappresentanza delle imprese; il rafforzamento della informatizzazione della giustizia, l'adesione alle best practices e ai protocolli d'intesa nei tribunali.

Secondo l'Associazione nazionale forense (Anf), tali proposte sarebbero comunque inadeguate ed anacronistiche rispetto all'aggressione che attualmente stanno subendo la giurisdizione pubblica e la professione forense. In particolare, l'approvazione di una riforma forense non risolverebbe “nemmeno uno dei problemi dell'avvocatura, anzi come nel caso dell'accesso e del disciplinare li aggrava addirittura”.

Per l'Organismo unitario dell'avvocatura, infine, occorre comunque contrastare “ogni ipotesi legislativa che apra la porta alla deregulation degli ordini professionali”.
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