Le spese di Cassa pesano per notai, giornalisti, commercialisti

Pubblicato il 05 settembre 2010

Le Casse di previdenza delle categorie professionali dei commercialisti, dei giornalisti e dei notai risultano – da un’analisi sui conti dal 2007 al 2009 – le più onerose. I costi considerati riguardano le spese di struttura - vale a dire la gestione dei conti, l’indennità di maternità, il personale, gli organi statutari, di consulenza ed amministrativi – poste in relazione al totale degli iscritti e dei pensionati. Ne emerge questo dato sui costi pro-capite, da cui affiora pure il divario tra i primi due in graduatoria: la Cassa del notariato segna 8.137 euro; l’Inpgi 1.609 euro; la Cassa dei commercialisti 759 euro. I virtuosi, corrispondenti ai nomi in fondo alla lista, sono gli enti pensione dei farmacisti (160 euro), dei geometri (230 euro), dei medici (246 euro).

Anche dalla Cassa forense proviene la crescita delle spese di gestione: passa dagli 81milioni del 2008 ai 93milioni del 2009.

Intanto, nella previdenza delle professioni gioca un ruolo sempre maggiore l’attività sociale, il welfare. Sono le prestazioni che offrono assicurazione sanitaria, concessione di mutui e di prestiti a tasso agevolato, aiuti extra (ad esempio per eventi straordinari quali i terremoti), borse di studio, assegni di profitto. Il vantaggio è chiaro: gli enti, per la massa di iscritti, possono ottenere condizioni agevolate rispetto a quelle che otterrebbe il singolo professionista rivolgendosi ad un istituto bancario.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Missioni a termine per lavoratori somministrati con limiti alla durata

30/07/2025

Scuola e formazione: tutela INAIL strutturale dall’anno scolastico 2025/2026

30/07/2025

Il datore di lavoro deve indicare le ferie residue prima della cessazione del rapporto

30/07/2025

Lavoro subordinato sportivo: accordi collettivi da adeguare alla durata massima di 8 anni

30/07/2025

Rottamazione-quater 2025: scadenza al 31 luglio per nona rata e riammessi

30/07/2025

Decreto fiscale diventa legge. Nuova rottamazione e controlli fiscali più tutelati

30/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy