Legge di bilancio 2018. Per i fondi esteri un credito d’imposta

Pubblicato il 21 dicembre 2017

Agli sgoccioli l’esame del Ddl di bilancio 2018. Tempi incerti per l’approvazione definitiva del testo: l’avvio dell’esame in Aula avverrà stamane, ma il Governo dovrebbe porre la fiducia sul provvedimento. Se la votazione avverrà venerdì, lo spazio per l'approvazione da parte del Senato sarebbe quello di sabato 23 dicembre. Qualora non si facesse in tempo, il via libera dovrebbe essere dato dopo il Natale.

Bonus fiscale per il rimpatrio dei fondi

Per quanto riguarda i contenuti, oltre alle conferme di quanto già anticipato nei giorni scorsi, è stato presentato un emendamento a firma Pd che prevede un credito d’imposta del 50% per i soggetti che decidono di far rientrare i dividendi provenienti da Paesi a fiscalità privilegiata.

In pratica, invece della ordinaria tassazione al 100% degli utili derivanti da imprese situate in Paesi con tassazione privilegiata, si avrà un credito d’imposta del 50% per le imposte pagate all’estero.

Stop a stipendi in contanti

Inserito l’obbligo di pagare lo stipendio solo con strumenti tracciabili, così da eliminare ogni tipo di abuso.

Coop agevolate per assunzione di rifugiati e aumento del Fondo amianto

Le cooperative sociali potranno beneficiare di un contributo, soggetto ad un limite di spesa di 500mila euro annui, per ridurre gli sgravi dei contributi previdenziali e assistenziali in caso di assunzione a tempo indeterminato di “persone a cui è stata riconosciuta protezione internazionale a partire dal 2016”.

Il Fondo vittime dell’amianto vede cresciuta la dotazione economica a 81 milioni nei prossimi tre anni.

Agenzie fiscali

Via libera alla riforma strutturale delle Agenzie fiscali dove faranno il loro ingresso le figure dei funzionari quadri intermedi. Inoltre, è stato approvato lo sblocco dei concorsi per l'accesso a posizioni dirigenziali e all'attribuzione ai funzionari esperti di una serie di deleghe tra le quali quelle di firmare atti e provvedimenti amministrativi compresi quelli che “impegnano l'agenzia verso l'esterno”.

Pertanto, Entrate e Dogane/Monopoli potranno istituire nuove posizioni organizzative per lo svolgimento di incarichi di elevata responsabilità (Poer), ad alta professionalità (Poap) o particolare specializzazione (Pops).

Per sistemare la questione della decadenza dei funzionari a seguito della sentenza della Corte costituzionale del 2015, è stata disposta una norma che proroga le posizioni organizzative temporanee (Pot) fino al 31 dicembre 2018, dove si trovano, in gran parte, dirigenti incaricati e decaduti per mano della detta sentenza.

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