Legittimo controllare i conti bancari della moglie dell’indagato per corruzione

Pubblicato il 13 marzo 2010 La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5913 depositata in data 11 marzo 2010, ha stabilito che in caso di accertamento bancario è legittimo eseguire accertamenti fiscali sui versamenti ingiustificati fatti nei conti bancari dei familiari del contribuente indagato per corruzione. Perciò, nel caso di un contribuente indagato è possibile effettuare dei controlli anche sui conti della moglie. Per i giudici di legittimità, infatti, in caso di indagini finanziarie l’onere probatorio dell’Amministrazione finanziaria è soddisfatto anche attraverso i dati e gli elementi risultanti dai conti. È onere del contribuente dimostrare l’estraneità di tali motivazioni rispetto al reddito dichiarato.
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