Legittimo impedimento per le legali in gravidanza

Pubblicato il 20 dicembre 2017

Tra le proposte emendative presentate alla legge di bilancio 2018, si segnala l’intervento, a firma dell’Onorevole Nunzia Di Girolamo, che introduce, nei procedimenti penali, amministrativi e tributari, il legittimo impedimento del difensore in stato di gravidanza e maternità.

Così, nei due mesi precedenti e nei tre mesi successivi al parto, viene stabilito un periodo di congedo corrispondente a quello obbligatorio per le lavoratrici subordinate. L’adozione, in detto contesto, è equiparata alla maternità.

Costituisce, altresì, legittimo impedimento anche la necessità di allattamento e lo stato di malattia del figlio fino a tre anni.

La professionista interessata dovrà richiedere rinvio per legittimo impedimento nel rispetto dei principi di lealtà processuale, comunicandolo all’autorità giudiziaria procedente con documentazione idonea a dimostrarlo, documentazione che, in caso di urgenza, potrà essere presentata nei successivi tre giorni.

Precedenza presso gli uffici giudiziari

Ai sensi di questa proposta si prevede, inoltre, che gli uffici giudiziari accordino la precedenza all’avvocatessa o alla praticante in stato di gravidanza consentendo, eventualmente, l’accesso alle cancellerie anche oltre i limiti orari previsti.

Apprezzamento dall’Avvocatura

La proposta emendativa è stata salutata con favore dall’Avvocatura, tanto che il Consiglio nazionale forense e la Rete dei comitati Pari opportunità degli Ordini forensi ne hanno caldamente auspicato l'approvazione.

Per il presidente del CNF, Andrea Mascherin, la misura costituirebbe “un passaggio di civiltà obbligato che non può conoscere distinzioni di natura partitica, e che non può essere sacrificato a nessuna altra logica efficientista, trattandosi della manifestazione principe del diritto alla vita”.

L’intervento è stato apprezzato anche dal coordinatore dell'Organismo congressuale forense, Antonio Rosa, che lo definisce “un doveroso atto di tutela e rispetto per le colleghe”.

Accesso alla professione notarile

Altra proposta emendativa alla legge di bilancio prevede che le dichiarazioni di non idoneità in precedenti concorsi notarili che precludono l’accesso al concorso notarile passino da tre a cinque.

A seguire, viene previsto che, per i tirocinanti notai, il requisito di iscrizione presso un consiglio notarile e di praticantato di 18 mesi valga anche dopo la cancellazione dal registro dei praticanti.

Si resta in attesa del voto finale della legge.

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