Libertà professionale in Europa. Con una sola eccezione

Pubblicato il 18 dicembre 2009 Il Consiglio dei ministri ha appena approvato lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva servizi n. 123/2006. Passerà alle commissioni parlamentari, prima d’essere licenziato definitivamente dal Governo. L’attuazione deve avvenire entro il 28 dicembre prossimo. Per le professioni, il passaggio da un regime autorizzatorio a un regime di libera iniziativa incontra, dice Nino Lo Presti, responsabile Pdl per le professioni, “un limite nella salvaguardia delle peculiarità del sistema ordinistico. Per esempio, la direttiva riconosce agli ordini il potere di non concedere il via libera se in Italia è richiesto l’esame di Stato per svolgere una certa professione e altrettanto non avviene nel Paese di provenienza”. Oltre questa ipotesi a commercialisti, consulenti e avvocati “europei” la disciplina Ue garantisce la libera circolazione.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy