Licenziata per scarso rendimento, sarà battaglia!

Pubblicato il 06 agosto 2015

Rosaria lavora da un paio di anni in un call-center: la sera, quando torna a casa, per prima cosa spegne il cellulare, non ne può più di squilli e comunicazioni telefoniche. Questo lavoro non le è mai piaciuto più di tanto, ma dalla sua parte non ha conoscenze e/o capacità tali da poterle fare aspirare a qualcosa di diverso.

Purtroppo, i report trimestrali che l’impresa “Risposta esatta srl” comunica ai dipendenti sono impietosi: sono ormai dodici mesi che Rosaria occupa stabilmente l’ultima posizione in classifica.

L’amministratore unico, dopo un consulto con il consulente del lavoro, decide di licenziare la dipendente per scarso rendimento (Corte di Cassazione, sentenza n. 14310 del 9 luglio 2015).

Abbattuta e sfiduciata, Rosaria si sente come se fosse all’interno di una stanza buia e senza vie d’uscita. Spinta più da inerzia che da convinzione, decide comunque di rivolgersi al sindacato e di compiere un tentativo.

Nel corso del colloquio si scopre così che gli utenti con i quali Rosaria si relazionava telefonicamente si lamentavano spesso della scarsa qualità sonora delle comunicazioni e che, molto probabilmente, gran parte dei giudizi negativi possono dipendere da questo.

Il sindacalista non sa bene quale peso possa aver avuto questa ipotetica disfunzione tecnica, ma per comprendere fino in fondo la situazione decide di produrre un’accurata informativa all’Ispettorato del Lavoro. I funzionari ministeriali, allertati dalla relazione sindacale, acquisiscono le registrazioni audio delle telefonate, verificano se l’apparecchiatura tecnica è qualitativamente in linea con tutte le altre postazioni e valutano complessivamente se l’organizzazione aziendale è funzionale o meno al raggiungimento degli obiettivi.

L’esito degli accertamenti potrebbe essere dirompente, in quanto il materiale raccolto dagli ispettori potrà servire alla lavoratrice nel giudizio per contestare il licenziamento.

“È nelle situazioni disperate che ufficiali e soldati dimenticano la paura e danno il meglio di sé. Senza vie di fuga, difendono il terreno coi denti. Impegnati a fondo, si battono a fondo. Senza alternative, lottano fino all’estremo”. (SunTzu (Sunzi), L’arte della guerra)

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