L'insussistenza della società di fatto non comporta l'automatico annullamento dell'accertamento

Pubblicato il 13 luglio 2013 E' stato rigettato dai giudici della Sezione tributaria di Cassazione – sentenza n. 17230 del 12 luglio 2013 – il ricorso promosso da un contribuente contro il provvedimento con cui i giudici di merito avevano confermato, nei sui confronti, un avviso di accertamento notificatogli non in proprio e, dunque, quale titolare della sua ditta individuale, ma nella qualità di socio di una società di fatto creata “d'ufficio” dall'agenzia delle Entrate e successivamente dichiarata inesistente.

La Corte di legittimità ha, in particolare, ricordato come, allorché l'accertamento nei confronti dei pretesi soci sia fondato sull'esistenza di una società di fatto, l'eventuale annullamento dell'accertamento, per insussistenza della società medesima, non determina l'automatico annullamento dell'accertamento fiscale in capo ai soci medesimi, dovendo l'organo giudicante accertare “se le operazioni economiche ascritte alla società ritenuta inesistente siano state compiute dai soci singolarmente e/o solo da alcuno di essi”.
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