L’ispezione ipotecaria paga sempre il 20%

Pubblicato il 23 ottobre 2007

Con la risoluzione n. 2 diffusa ieri, l’agenzia del Territorio ha precisato che i soggetti che acquisiscono informazioni ipotecarie destinate ad essere utilizzate per fini commerciali, per poter controllare atti e documenti devono corrispondere la maggiorazione del 20% sulle tasse ipotecarie, anche se l’esito dell’ispezione costituisce una conferma delle informazioni già ottenute in precedenti verifiche. Il comma 370 della Finanziaria 2005 dispone, infatti, che i dati catastali possono essere utilizzati anche commercialmente, purché gli utilizzatori paghino la tassa e la maggiorazione del 20%. L’Agenzia ha chiarito che non deve trarre in inganno la formulazione letterale della norma, nella parte in cui si fa riferimento “all’acquisizione originaria” delle informazioni. Infatti, per acquisizione originaria deve intendersi il dato, il documento o l’informazione ipotecaria individuati presso la banca dati dell’agenzia del Territorio, a prescindere se si tratti di una prima acquisizione di un dato o di un aggiornamento di un dato o di un’informazione già acquisita dal riutilizzatore.

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