L'omessa diagnosi di un male incurabile è comunque danno

Pubblicato il 13 ottobre 2008
Con una sentenza di quest'anno, la n. 23846, la Corte di cassazione ha spiegato come l'omissione della diagnosi di un processo morboso terminale, sul quale sia possibile intervenire solo con un intervento palliativo, determinando un ritardo alla possibilità di eseguire tale intervento, cagiona al paziente un danno alla persona per il fatto che non fruendo dell'intervento ha sopportato le conseguenze ed il dolore del processo morboso e perso la chance di conservare, durante quel decorso, una migliore qualità della vita. Sulla scorta di tale principio, la Corte ha riconosciuto fondata la richiesta di risarcimento avanzata dall'erede di una donna deceduta a seguito di una malattia incurabile non tempestivamente diagnosticata.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

14/05/2025

Memorandum: scadenze fisco dal 16 al 31 maggio 2025 (con Podcast)

14/05/2025

Nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025: istruzioni Inps

14/05/2025

Vigilanza sui CED e lotta all’abusivismo: quali verifiche fa l’Ispettorato

14/05/2025

Sopravvenienze attive da sentenza: rileva il deposito, non il giudicato

14/05/2025

Decreto PA approvato in GU: misure fiscali

14/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy