Maggior reddito Sas? Accomandante sanzionato per infedele dichiarazione

Pubblicato il 31 luglio 2018

Sì alla irrogazione di sanzioni amministrative per infedele dichiarazione anche al socio accomandante in caso di maggior reddito rilevato a seguito di rettifica compiuta nei confronti della Sas.

L’applicazione di questa sanzione non si fonda, infatti, solo sull’elemento della volontarietà ma anche su quello della colpevolezza.

Colpa per accomandanti e accomandatari

Così, mentre per i soci amministratori (accomandatari) la colpa consiste nell’omesso o insufficiente esercizio dei poteri di gestione, direzione e controllo dell’attività sociale, per i soci non amministratori (accomandanti), la colpa è ravvisabile nell’omesso o insufficiente esercizio del potere di controllo sullo svolgimento degli affari sociali e di consultazione dei documenti contabili nonché del diritto ad ottenere il rendiconto dell’attività sociale.

Legittime le sanzioni al socio non amministratore

E’ quanto precisato dalla Corte di cassazione nel testo della sentenza n. 20099 del 30 luglio 2018, con la quale è stato accolto il ricorso promosso dall’Agenzia delle Entrate contro la decisione della Corte di secondo grado che aveva ritenuto illegittima l’irrogazione, ad una socia accomandante, delle sanzioni amministrative per l’infedele dichiarazione dell’ente commerciale.

Questo sull’assunto della sua estraneità alla gestione sociale, in quanto, appunto, socia accomandante, e, quindi, per l’insussistenza dei requisiti soggettivi di dolo o colpa dell’illecito.

A questa statuizione si era opposta l’Amministrazione finanziaria, ritenendola contraria al costante orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui il maggior reddito risultante dall’accertamento sulla società, imputato al socio ai fini dell’IRPEF proporzionalmente alla sua quota di partecipazione agli utili, comporta altresì l’applicazione, nei confronti di questi, della sanzione per infedele dichiarazione, posto che ai soci delle società di persone è consentito il controllo della gestione sociale.

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