Magistratura onoraria. Dura replica al ministro

Pubblicato il 10 dicembre 2019

Le associazioni dei magistrati onorari hanno risposto, con un comunicato unitario, rispetto a quanto riferito dal ministero della Giustizia all’esito dell’incontro con la categoria tenutosi il 4 dicembre scorso.

Nella nota, i giudici onorari sollevano obiezioni in merito al contenuto del comunicato pubblicato sul sito del Dicastero Giustizia ed esprimono la propria “delusione” per la consapevolezza “che anche questo Ministro utilizza lo spettro delle esigenze contabili per dissimulare la volontà di non cambiare nulla”.

Spettro esigenze contabili per non cambiare nulla

Per le associazioni scriventi, l’atteggiamento ministeriale sarebbe quello di “Cambiare per nulla modificare”, apparendo evidente “la volontà di lasciare che il tracollo della Orlando faccia il suo corso dal 2021, ritoccando qua e là un impianto che rimane invariato, a tutto detrimento di una categoria sfruttata in alcuni casi sino alla morte, senza un ringraziamento se non meramente di facciata”.

Nel comunicato, viene definito come falso” il problema del vincolo di bilancio, “se improvvisamente il MEF dichiara di aver rinvenuto ben 400 milioni di euro nelle pieghe del bilancio per realizzare la “stabilizzazione” dei vigili del fuoco, e per il reddito di cittadinanza” e posto che “la Ragioneria dello Stato ha bollinato l’intervento riformatorio di Bonafede per una somma ben al di sotto di quanto è nella disponibilità del fondo 1362, quando negli ultimi anni per la magistratura onoraria si è sempre speso meno di quanto fosse disponibile”.

La magistratura onoraria – conclude la nota – “non intende subire passivamente giustificazioni pretestuose e non si volta oggi dall’altra parte a pretendere il giusto trattamento dopo decenni di servizio, dopo le ore e la vita sacrificate al servizio dello Stato! Non possiamo più subire!”.

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