Manovra 2018. Primi emendamenti approvati

Pubblicato il 15 dicembre 2017

E' iniziato il vaglio degli emendamenti alla Manovra da parte della commissione Bilancio della Camera.

Tra gli emendamenti approvati: nuova stretta sulle frodi Iva carburanti e ampliamento dei lavori gravosi dell'Ape social

La lotta all’evasione fiscale sui carburanti si fa più stringente per fare cassa ed aiutare regioni, province e città metropolitane. La norma prevede un clausola di salvaguardia che taglierà le spese in caso di gettito inferiore e l’eventuale extra gettito a favore del fondo per la riduzione della pressione fiscale. Ai benzinai un credito d’imposta del 50% del totale delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate dal 1° luglio 2018 – dalla data indicata, per le partite Iva scatta l'obbligo di documentare con la fattura elettronica l’acquisto di benzina su strada - per i soli pagamenti con carte di credito. Restano escluse dal beneficio i rifornimenti con bancomat, carte prepagate e con i nuovi strumenti di pagamento digitale.

Confermata per la fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2019, in caso di transazioni B2C, la regola che prevede per i consumatori finali privi di partita Iva il rilascio direttamente dall’agenzia delle Entrate, che fornirà a chi emette la fattura sia la versione digitale sia quella analogica.

Via libera anche all'aggiunta di braccianti, siderurgici, pescatori e marittimi tra categorie di lavoratori da inserire negli aventi diritto all'Ape social per lavori gravosi.

Risorse per il Fondo per il trasporto dei disabili sono previste con l'estensione dell’imposta sostitutiva alle operazioni di riallineamento dei valori di marchi e brevetti effettuate dal 2016 con società residenti e non anche prive di stabile organizzazione.

Gli Isa dal 2019

E' stata annunciata per oggi l’approvazione che slitta al 2019 la data della sostituzione degli studi di settore con gli Isa. I primi 70 indicatori sintetici di affidabilità approvati dalla commissione degli esperti e dalla Sose, vedranno la prima applicazione nell’anno d’imposta 2018. Spiega il presidente della commissione degli esperti e Ad di Sose, Vieri Ceriani: “L’entrata in vigore scaglionata potrebbe causare una violazione dei principi di eguaglianza e equità costituzionalmente protette”.

 

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